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Complete Immune 60 CPS aiuta molto a migliorare la funzionalità del vostro sistema immunitario

Aggiornamento: 12 ago 2022



CONTIENE: VITAMINA D3 - 2000 UI / VITAMINA K, 100 MCG

/ VITAMINA C - 1000 MG / ZN- 15 MG

  • VITAMINA D3, - REGOLARIZZA IL NORMALE LIVELLO DI CALCIO NEL SANGUE E CONTRIBUISCE AL MANTENIMENTO DELLE OSSA;

  • VITAMINA K2, - CONTRIBUISCE ALLA NORMALE COAGULAZIONE DEL SANGUE;

  • VITAMINA C - CONTRIBUISCE AL NORMALE FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO;

  • ZINCO - CONTRIBUISCE ALLA PROTEZIONE DELLE CELLULE DALLO STRESS OSSIDATIVO.


Complete Immune é un integratore alimentare che contiene un alto dosaggio di Vitamina C, Zinco picolinato, Vitamina D3 e Vitamina K2 (menachinone-7).

La vitamina D contribuisce al normale assorbimento e utilizzo del calcio e del fosforo.

La vitamina K2 contribuisce alla normale coagulazione del sangue.

La vitamina C contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario mentre lo zinco contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.


Modalità d’uso: Si consiglia l’assunzione di due capsule al giorno.













( * ) Valori nutritivi di riferimento


L’INTEGRATORE COMPLETE IMMUNE 60 CPS DELLA HEALTHYLINE AIUTA L’ORGANISMO UMANO A MIGLIORARE LA PROPRIA IMMUNITA’ NATURALE E L’IMMUNITA’ ACQUISITA


Le persone sane si proteggono dall’attacco microbico attraverso molti meccanismi diversi, tra cui le barriere fisiche, le cellule fagocitarie e gli eosinofili, nei tessuti e nel sangue, una popolazione di linfociti denominata “natural killer” (NK) e numerose molecole solubili: tutte queste componenti partecipano alla difesa di una persona da un ambiente potenzialmente ostile.

Tutti questi meccanismi di difesa sono pre-esistenti all’esposizione agli agenti microbici o alle macromolecole estranee, non vengono potenziati da questa esposizione, né sono in grado di discriminare tra la maggior parte delle sostanze estranee: sono queste le componenti dell’IMMUNITA’ NATURALE (chiamata anche nativa o innata).

Per contro, altri meccanismi di difesa vengono indotti o stimolati dall’esposizione alle sostanze estranee, sono strettamente specifici per le singole macromolecole ed aumentano in intensità e in efficacia difensiva ad ogni successiva esposizione a quella particolare molecola: tale componenti costituiscono l’immunità acquisita o specifica (vedi tabella 1-1).

Per convenzione, l’immunologia si occupa dello studio della immunità specifica, e il termine “risposta immunitaria” si riferisce a risposte strettamente specifiche per i singoli agenti induttori.

La risposta immune specifica rappresenta una componente di un sistema integrato di difesa, in cui numerose cellule e molecole agiscono di concerto per garantire la difesa dell’ospite.



Tabella 1-1


CARATTERISTICHE DELL’IMMUNITA’ NATURALE E SPECIFICA





Il sistema immunitario specifico ha mantenuto molti dei meccanismi dell’immunità maturale necessari per eliminare gli agenti esogeni e vi ha aggiunto due importanti caratteristiche:

1) Il sistema immunitario specifico “ricorda” ogni incontro con un microbo o con un antigene estraneo, così che incontri successivi stimolano meccanismi difensivi sempre più efficaci.

2) Questa proprietà viene chiamata memoria immunologica e costituisce la base della vaccinazione contro le malattie infettive.

3) Il sistema immunitario specifico amplifica i meccanismi protettivi dell’immunità naturale e li orienta o li focalizza a livello della porta di ingresso dell’agente estraneo, rendendoli così più efficaci nell’eliminazione di quest’ultimo.


Il concetto che le risposte immunitarie specifiche in grado di potenziare l’immunità naturale trova riflesso nella filogenesi dei meccanismi di difesa.

Prima dell’evoluzione dei vertebrati, le difese dell’ospite verso gli agenti esogeni erano affidate in gran parte ai meccanismi dell’immunità naturale, tra cui i fagociti e alcune macromolecole solubili che presentano strette analogie con le componenti del sistema del complemento dei mammiferi.

L’immunità specifica rappresentata dai linfociti e dai loro prodotti di secrezione, gli ANTICORPI, compare solo nei vertebrati, manifestandosi chiaramente nell’ordine dei PESCI.

Mentre i fagociti ed il complemento non possono distinguere tra antigeni diversi ed il loro funzionamento non è specificamente potenziato da ripetuti contatti con lo stesso antigene, i linfociti e gli anticorpi sono altamente specifici e la loro produzione ed espansione è stimolata dagli antigeni estranei.

Tuttavia, per poter compiere la loro funzione di difesa dell’ospite ed eliminare gli agenti estranei, sia i linfociti che gli anticorpi hanno bisogno della partecipazione dei fagociti e del complemento.

La cute e le superfici mucose sono tra i componenti principale del sistema di difesa naturale in quanto funzionano come barriere fisiche nei confronti dell’ambiente esterno.

Le risposte immuni specifiche a livello di tali superfici potenziano la loro normale funzione immunitaria


L’INTEGRATORE COMPLETE IMMUNE DELLA HEALTHYLINE MIGLIORA NOTEVOLMENTE LA IMMUNITA’ SPECIFICA, L’IMMUNITA UMORALE E L’IMMUNITA’ CELLULO MEDIATA.


Di solito, le risposte immuni specifiche sono innescate quando un individuo si trova esposto ad un antigene estraneo.

La forma di immunità indotta da questo processo di immunizzazione è denominata IMMUNITA’ ATTIVA, dal momento che l’individuo immunizzato partecipa attivamente alla risposta verso l’antigene.

L’immunità specifica può essere conferita anche trasferendo in un individuo cellule o siero di soggetti specificamente immunizzati.

Il ricevente di questo TRASFERIMENTO ADOTTIVO diviene resistente (o immune che dir si voglia!) verso quel particolare antigene, benché ad esso non sia mai stato esposto e non abbia mai in alcun modo risposto: questa forma di immunità prende quindi il nome di IMMUNITA’ PASSIVA.

L’immunizzazione passiva costituisce un utile metodo per conferire resistenza rapidamente, senza dover attendere l’instaurarsi di una risposta immunitaria attiva.

Ad esempio, l’immunizzazione passiva nei confronti del veleno dei serpenti mediante somministrazione di anticorpi da individui immunizzati costituisce un trattamento spesso provvidenziale in caso di morso di serpenti velenosi.

A parte queste implicazioni pratiche, la tecnica del trasferimento adottivo dell’immunità specifica ha anche facilitato la definizione delle diverse cellule e molecole implicate nelle risposte immunologiche.

Le risposte immuni specifiche possono essere classificate in due tipi, a seconda delle componenti del sistema immunitario implicate:

1. L’IMMUNITA’ UMORALE è mediata da molecole circolanti responsabili del riconoscimento specifico e dell’eliminazione dell’antigene, chiamate ANTICORPI; essa può essere trasferita in soggetti non immunizzati (detti anche “vergini”) mediante frazione non figurata del sangue; cioè mediante plasma o siero.

2. L’IMMUNITA’ CELLULO-MEDIATA, chiamata anche IMMUNITA’ CELLULARE, è mediata da cellule chiamate LINFOCITI; essa può essere trasferita in individui vergini mediante cellule prelevate da un individuo immunizzato, ma non con plasma o siero.

In clinica, l’immunità non può essere misurata trasferendo cellule o anticorpi, o saggiando la resistenza di un soggetto ad un’infezione.

Lo stato di immunità viene quindi valutato saggiando se un individuo precedentemente esposto ad una certa sostanza mostra una risposta misurabile quando viene riesposto (o “testato”) a quella data sostanza.

Una reazione positiva è un indice di “sensibilità” al test, e gli individui che siano stati già esposti verso una data sostanza estranea sono definiti “sensibilizzati”.

Le malattie provocate da risposte immunitarie abnormi o eccessive sono denominate “malattie da ipersensibilità”.

La TEORIA CELLULARE DELL’IMMUNITA’, che poneva le cellule dell’ospite come principale mediatore dell’immunità, fu sostenuta inizialmente da Elie Metchnikoff: la sua dimostrazione di fagociti attorno ad una spina infilata in una larva traslucente di stella marina, pubblicata nel 1893, è forse la prima evidenza sperimentale di una risposta cellulare all’invasione di agenti esogeni.

Ai primi del ‘900, Sir Almroth Wright osservò che alcuni fattori presenti nel siero immune erano in grado di potenziare la fagocitosi di batteri: la scoperta di questo processo, noto come OPSONIZZAZIONE confortò l’ipotesi che gli anticorpi servissero semplicemente a preparare i microbi per l’ingestione da parte dei fagociti; i primi fautori della teoria cellulare non furono tuttavia in grado di provare che l’immunità protettiva specifica poteva essere mediata da cellule.

Nel 1942, Landsteiner e Merrill Chase dimostrarono che reazioni cutanee verso diversi composti chimici (un particolare tipo di “sensibilizzazione”) potevano essere ottenute in animali vergini mediante trasferimento di cellule, ma non di siero, da animali precedentemente immunizzati verso quegli antigeni.

La teoria cellulare dell’immunità si consolidò definitivamente negli anni ’50, quando George Mackaness dimostrò che anche la resistenza ad un batterio intra-cellulare, la Listeria Monocytogenes, poteva essere trasferita con cellule ma non con siero.

Sappiamo ora che la specificità dell’immunità cellulo-mediata è dovuta ai linfociti, che spesso funzionano di concerto con altre cellule come i fagociti per controllare la crescita o determinare l’eliminazione dei microbi.

Il trasferimento specifico dell’immunità adottiva è una delle principali tecniche per analizzare le risposte immuni.

Accanto a questo strumento, disponiamo oggi di modelli sperimentali IN VITRO che consentono la stimolazione delle cellule del sistema immunitario con antigeni appropriati e quindi lo studio dello sviluppo delle risposte immuni specifiche.

Questi studi hanno dimostrato che L’IMMUNITA’ UMORALE E CELLULARE SONO MEDIATE DALLA RISPOSTA DI TIPI DIVERSI DI LINFOCITI.

Alcuni di questi, chiamati LINFOCITI B, rispondono agli antigeni esogeni differenziandosi in cellule produttrici di anticorpi, mentre altri, denominati LINFOCITI T, rappresentano i mediatori delle risposte cellulo-mediate.

L’immunità umorale costituisce il primo meccanismo di difesa nei confronti dei microbi extra-cellulari e delle loro tossine, dal momento che gli anticorpi possono legarsi a tali agenti e cooperare alla loro eliminazione.

Per contro, i microrganismi intra-cellulari obbligati, come i virus ed alcune specie batteriche, proliferano all’interno delle cellule dell’ospite, dove si rendono inaccessibili agli anticorpi circolanti; la difesa contro questo tipo di infezioni è mediata dall’immunità cellulare che agisce inducendo e promuovendo la distruzione intra-cellulare de microbi o la lisi delle cellule infettate (vedi figura 1-1).


Figura 1-1

Nell’immunità umorale i linfociti B secernono anticorpi in grado di eliminare microbi extra-cellulari.

Nell’immunità cellulo-mediata i linfociti T attivano i macrofagi, inducendoli ad uccidere microbi intra-cellulari, o distruggono direttamente le cellule infettate (ad esempio da virus).




Bibliografia di riferimento


  • Abul K. Abbas, Andrew H. Lichtman e Shiv Pillai, “IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE” DECIMA EDIZIONE, casa Editrice Edra anno 2022;

  • Baiamonte Salvatore “Le Regime Mediterraneen” Edp Sciences (Edition Diffusione Presse Sciences) Les Ulis Francia e Quebec (Canada). La casa editrice Edp Sciences è stata fondata da Antoine Beclere, Paul e Louis De Brogle, Premio Nobel per la fisica 1929, Marie Curie, Premio Nobel per la fisica 1903, Premio Nobel per la Chimica 1911 e Paul Langevin, Luis Lumierere, Jean Perrin, Premio Nobel per la fisica 1926.

  • Baiamonte Salvatore “Produzione di anticorpi monoclonali murini contro vescicole membranose riversate nel mezzo di coltura da cellule di Carcinoma Duttale Infiltrante della mammella umana della linea (8701-BC). Review della Tesi Accademica – Dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo – Corso di Laurea in Biologia Molecolare - Università degli Studi di Palermo;

  • Baiamonte Salvatore, Prof.ssa Ida Albanese e altri, “Structural analisysis of c-myc in human sporadic colorectal carcinomas”. Anticancer Research 14; (3A): 1103 – 6;

  • Baiamonte Salvatore “Estrazione di acidi nucleici” Review tesi di specializzazione in Patologia Clinica – Istituto di Patologia Generale – Facoltà di Medicina – Istituto di Patologia Generale - Università degli Studi di Palermo;

  • Baiamonte Salvatore, “Relazione di immunologia cellulare – molecolare e farmacologia”, Review Idoneità al Dottorato di Ricerca in Immunofarmacologia XII CICLO - Istituto di Patologia Generale – Facoltà di Medicina – Università degli Studi di Palermo;

  • Baiamonte Salvatore “Il Dna la prova certa?” Review tesi di laurea in Giurisprudenza – Facoltà di Giurisprudenza - Università degli Studi di Palermo;

  • Baiamonte Salvatore “Responsabilità medica e onere probatorio” Review tesi di specializzazione in Professioni Legali indirizzo Giudiziario – Forense – Scuola di Specializzazione in Professione Legali “G. Scaduto” - Facoltà di Giurisprudenza - Università degli Studi di Palermo;

  • Baiamonte Salvatore, Alma Grandin “La dieta perfetta” ottava edizione Gruppo Albatros Il Filo Roma, anno 2022;

  • Baiamonte Salvatore, Alma Grandin “I principi scientifici della dieta perfetta” sesta edizione Gruppo Albatros Il Filo Roma, anno 2022;

  • Di Fazio Maria Rosa, Philippe Lagarde, “Sistema immunitario. La più potente delle mascherine”, Mindi Edizioni, 2021;

  • Niels K. Jerne M.D. FRS., “The generative grammar of the immune system”, EMBO J. 4 (4), 847-852, 1985;




L’autore: Prof./Dr./Avv. Salvatore Baiamonte



Il Dottor Salvatore Baiamonte nasce ad Agrigento il 19 marzo del 1968. Nel 1987, ottiene il diploma di maturità scientifica presso il Liceo Scientifico Sperimentale “Leonardo Da Vinci” di Agrigento.

Nel 1992, si laurea in Scienze Biologiche con indirizzo bio-molecolare (Facoltà di Scienze – Dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo) con il massimo dei voti e la lode presso l’Università degli Studi di Palermo.

Nel 1998 si specializza in Patologia Clinica presso l’Istituto di Patologia Generale della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo. Durante la specializzazione in Patologia Clinica il Dr. Salvatore Baiamonte ottiene una Idoneità al Dottorato di Ricerca in Immunofarmacologia XII CICLO presso l’Istituto di Patologia Generale – Facoltà di Medicina – Università degli Studi di Palermo.

Nel 2000, viene abilitato all’insegnamento di scienze naturali, chimica, geografia e microbiologia nelle scuole secondarie (Professore di Scienze nelle Scuole Superiori).

Nel 2006 si laurea in giurisprudenza presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo.

Nel 2008 si specializza in professioni legali “Indirizzo Giudiziario – Forense” presso la scuola di specializzazione per le professioni legali “Gioacchino Scaduto” della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo.

Nel mese di settembre 2009 si abilita alla professione di Avvocato e nel mese dicembre del 2009 il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento lo iscrive all’Albo degli Avvocati di Agrigento.

Nel giorno del 17 dicembre dell’anno 2021 l’Avv. Salvatore Baiamonte diventa Avvocato ammesso al patrocinio dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione e alle altre Giurisdizioni Superiori dal Consiglio Nazionale Forense.

Il Dottor Salvatore Baiamonte, da molti anni, si occupa di sicurezza degli alimenti come consulente di varie aziende alimentari. Nello stesso tempo, svolge la professione di nutrizionista e già da molti anni esercita la professione nel suo laboratorio di analisi delle acque, degli alimenti e di ricerca scientifica.

Parte dei proventi delle attività sopra descritte, sono servite per completare l’allestimento di un laboratorio di biologia molecolare e biochimica, creato con lo scopo di mettere a punto alcune metodiche di biologia molecolare per la prevenzione di determinate patologie tumorali come ad esempio l’analisi della sarcosina mediante il sistema HPLC con rivelatore UV per la diagnosi precose del tumore alla prostata il cui segreto industriale è stato venduto ad una importante azienda farmaceutica.

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